Il ponte in pietra realizzato presumibilmente attorno al XVIII secolo, che vide passare anche l’imperatore Francesco Giuseppe, è composto da due arcate di luce pari a circa 6,8 m (arcata posta sulla destra orografica) e 7,5 m (arcata sulla sinistra orografica) con una pila centrale impostata al centro del letto del rio Moline.
Sulla destra orografica, in corrispondenza della prospetto di valle, è inoltre visibile un voltino di luce ridotta.
Per secoli, Le Moline sono state uno straordinario borgo artigiano.
Prima del 1920, quando i genieri italiani tagliarono le pareti calcaree che la sovrastano, vi passava la strada principale, sulla direttrice nord-sud. Per Le Moline passa la via di San Vili, nella cui descrizione, a cura della S.A.T., sta scritto “Si ha modo di percepire, in tutta la sua suggestione,l’eco di un passato fervido di attività, quello cioè delle molte generazioni di artigiani che vi hanno vissuto lavorando i metalli e trasformando i prodotti della campagna con i mulini ad acqua.”
Il progetto ha previsto essenzialmente il restauro statico del manufatto esistente con interventi specifici di consolidamento per assicurare la resistenza ai carichi verticali dovuti al transito veicolare e per migliorare il comportamento in caso di sisma.
